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martedì 1 marzo 2011
Giovani: Camusso, pesantissimi i dati ISTAT su disoccupazione
E' record per la disoccupazione giovanile che sale al 29,4%, il tasso più alto dal 2004. Per il Segretario Generale della CGIL il rischio è che “ci sia un po' di ripresa, ma senza occupazione”
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E' record per la disoccupazione giovanile che, a gennaio 2011, registra il tasso più alto dal 2004. La percentuale di giovani disoccupati sale, infatti, al 29,4% rispetto al 28,9% del mese precedente. E' questo il quadro descritto dai dati, diffusi oggi (1 marzo), dall'ISTAT che dimostra come siano sempre di più i giovani, tra i 15 e i 24 anni, per i quali il mondo del lavoro diventa inaccessibile. A gennaio 2011 il tasso di disoccupazione, per il terzo mese consecutivo, si attesta all'8,6%, fa sapere l'Istituto nazionale di statistica, crescescendo dello 0,2% rispetto all'anno precedente.
“L'ISTAT conferma quello che sta succedendo”, ha detto il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso sottolineando come ci sia “una disoccupazione giovanile che sfiora il 30% ed è stabile. Non ci sono segni di cambiamento ed evoluzione positiva” ha denunciato Camusso.
Inoltre, la leader della CGIL ha affermato che i dati di oggi sulla disoccupazione giovanile sono “pesantissimi dappertutto”, aggiungendo che al Sud la percentuale può arrivare in alcuni casi al 50%. Secondo Camusso c'è il rischio che ci sia “un po' di ripresa” ma che questa sia “senza occupazione”. In particolare la dirigente sindacale si è detta preoccupata per la “moltiplicazione delle forme precarie di lavoro”, che fanno sì, ha concluso “che i giovani restino senza prospettive”.
Cala anche l'occupazione. A gennaio, rileva l'ISTAT, gli occupati sono 22.831.000, in calo dello 0,4% (-83mila) rispetto a dicembre, raggiungendo il dato congiunturale peggiore dal settembre 2009, e dello 0,5% (-110mila unità) su base annua. Nello specifico la diminuzione riguarda, sia la componente maschile, che registra un calo dello 0,3%, (38mila unità), sia quella femminile con un -0,5% (-45mila unità). Dunque, il tasso di occupazione diminuisce sia su base mensile (-0,2%) sia su base annua (-0,4%) attestandosi al 56,7%.
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