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sabato 28 maggio 2011

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Raggiunto l'accordo alla Morgan Martinsicuro, sospeso lo sciopero dopo momenti di forte tensione

MARTINSICURO. Nessun accordo tra i responsabili della Morgan Carbon e i sindacati fra le ire dei lavoratori e il conseguente intervento dei carabinieri. Tutto questo fino alle 20 di ieri, quando grazie all'intervento di un dirigente della multinazionale arrivato in tutta fretta dal Lussemburgo, è stata dichiarata la pace e firmato un accordo. E da oggi i dipendenti torneranno a lavorare. La tensione nella difficile vertenza sul licenziamento senza alcun preavviso di due impiegati dell'impresa, ha raggiunto l'apice mercoledì. Alle 16 l'apertura del tavolo con i rappresentanti dell'azienda, quelli della Rsu, i sindacati provinciali, il rappresentante di Confindustria e la mediazione del sindaco di Martinsicuro Abramo di Salvatore. Cinque ore di confronto per poi mettere giù il verbale di accordo. Un verbale che si componeva di tre punti. Il primo prevedeva che in caso di licenziamenti l'azienda si impegnava a promuovere procedure concertate con la Rsu. Il secondo la revoca dei due licenziamenti e il terzo l'apertura di una procedura di mobilità per alcune aree amministrative per ridurre i costi e permettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall'azienda. Un verbale già scritto ma al momento della firma c'è stato il dietro front della rappresentanza dell'azienda. Il tavolo è, quindi, saltato e all'uscita si sono accese le ire dei dipendenti fuori dell'azienda. Per riportare la calma e permettere l'uscita tranquilla dei dirigenti della Morgan sono intervenuti i carabinieri. L'azienda è stata chiusa per motivi di sicurezza. Ci sono stati momenti di alta tensione, un'atmosfera che ricordava il braccio di ferro in corso alla Fincantieri a Castellamare di Stabia. Ma ieri pomeriggio è arrivato dirigente della multinazionale inglese, e le trattative sono riprese. Alle 20 l'annuncio: lo stesso accordo che non si era riusciti a firmare il giorno prima, è stato sottoscritto. Lo sciopero si è concluso con l'impegno che presto sarà avviato un serio confronto con i sindacati sulla situazione aziendale e sul ricorso agli ammortizzatori sociali in alcuni settori. :di Sandro Di Stanislao

martedì 24 maggio 2011

RivieraOggi - Morgan Carbon, licenziati due operai, scatta lo sciopero a oltranza

I 120 dipendenti dell’azienda di Martinsicuro hanno avviato un sit-in ad oltranza per solidarietà nei confronti dei due operai licenziati senza un preventivo confronto con i sindacati MARTINSICURO – Due dipendenti della Morgan Carbon vengono licenziati e i 120 colleghi proclamano uno sciopero ad oltranza in segno di protesta. Il sit-in nella’azienda di Martinsicuro è iniziato stamattina, quando gli operai hanno incrociato le braccia per manifestare il proprio dissenso. I licenziamenti dei due dipendenti sarebbero stati effettuati per la necessità di ridurre i costi in uno dei settori dell’azienda, ma la decisione sarebbe stata presa dai vertici aziendali senza un preventivo confronto con i sindacati, che ritengono invece si sarebbero potute intraprendere strade diverse. Per questo si è dato inizio alla protesta davanti ai cancelli della fabbrica, con il sit-in che sarà portato avanti ad oltranza. La Rsu aziendale fa sapere che è disponibile ad un confronto con l’azienda per trovare una soluzione, ma prima i due dipendenti licenziati vanno reintegrati. Sul caso sarebbe anche in programma un tavolo in Provincia tra le parti sociali per dirimere la controversia. di: Cinzia Rosati

Il Corriere Adriatico - Sciopero alla Morgan Carbon

Due licenziamenti a sorpresa decisi dall’azienda scatenano la rabbia delle maestranze Martinsicuro Ancora problemi alla Morgan Carbon, due licenziamenti a sorpresa scatenano lo sciopero delle maestranze che ieri mattina hanno riempito via Roma, all’altezza dell’azienda della città truentina. La parte produttiva della multinazionale si è astenuta da qualunque prestazione lavorativa per solidarietà nei confronti dei due colleghi impiegati che sono stati allontanati senza avvisare i sindacati. La motivazione è quella della riduzione del personale, ma il modus operandi non è piaciuto alle Rsu. Portavoce è Mirko Ricci che ha ribadito come lo sciopero “si protrarrà ad oltranza, almeno finché non si troverà una soluzione al problema dei nostri due colleghi, licenziati in tronco, cioè senza consultazione con i sindacati”. Insomma è probabile che questa mattina gli operai siano di nuovo in strada, compatti con cartelli, bandiere e striscioni per protestare. “Il nostro timore - spiega Ricci, a nome di tutte le maestranze - è che un altro ramo di azienda possa essere delocalizzato, come già accaduto per quello dei carboni speciali. E soprattutto non possiamo accettare che l’azienda si muova ai danni dei lavoratori senza passare nemmeno il filtro dei sindacati”. Ieri mattina almeno 80 dipendenti su 120 hanno stazionato in strada e hanno avuto anche un incontro con alcuni delegati di Confindustria Teramo che entro questa mattina dovranno avviare un tavolo di trattative fra i vertici aziendali e i sindacati. Un incontro per cercare di risolvere la situazione e far sì che gli operai possano tornare a lavoro, senza sapere che i loro colleghi sono invece alle prese con un licenziamento maturato con procedure giudicate inusuali. Le stesse maestranze sperano in nuovi investimenti che potrebbero ridare smalto e linfa alla sede martinsicurese della multinazionale inglese. Investimenti che potrebbero garantire una maggiore produttività e logicamente l’esistenza del presidio che, altrimenti, potrebbe rischiare come altre aziende del comprensorio Piceno-Teramano, di chiudere battenti. “Proseguiremo ad oltranza - spiega un altro Rsu, Bruno Crescenzi - in sostegno ai nostri due colleghi che sono stati licenziati in tronco”. E ora dopo i contenziosi con gli avvocati si passa alla fase B, quella dell’accordo: si cerca di trovare una soluzione unitaria attraverso la mediazione di Confindustria e sindacati. di: Arduino Carosi,

lunedì 23 maggio 2011

VERGOGNA !!!!!!!!

dopo il licenziamento di due impiegati della Morgan Carbon Italia, con la motivazione della soppressione del ruolo, l'assemblea dei/lle lavoratori/trici ha deciso lo sciopero ad oltranza fino al ritiro dei lcenziamenti. Una volntà da parte della Direzione Aziendale di non trattare i problemi con le Rappresentanze Sindacali, una volontà ad un ritorno delle condizioni da anni 50. FERMIAMOLI !!!!!!!!!!! Partecipa al presidio davanti ai cancelli.

mercoledì 11 maggio 2011

Tagli al 118, la Croce Verde in Consiglio comunale

MARTINSICURO – Se la Asl di Teramo taglia i fondi alla Croce verde di Martinsicuro il Comune fa sentire la propria voce e invia al direttore Giustino Varrassi una lettera in cui chiede che si torni sui propri passi. L’argomento, discusso in Consiglio comunale lunedì 2 maggio, ha visto concordi maggioranza e opposizione nella redazione di una mozione attraverso cui chiedere il ripristino del servizio a Martinsicuro nell’arco delle 24 ore tutto l’anno. A perorare la causa anche i volontari della Croce Verde, che hanno assistito numerosi alla discussione in sala consiliare. In base alle disposizioni della Asl, dal primo maggio il servizio del 118 ha subito tagli drastici sulla costa: nei Comuni di Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro si è passati dalle tre ambulanze a disposizione a una e mezza. A perderla del tutto il 118 di Tortoreto (che verrà chiuso) e la Croce Bianca di Alba Adriatica, con un dimezzamento della Croce Verde di Martinsicuro (con un servizio di 12 ore giornaliere anziché 24) e il potenziamento della Croce Rossa di Alba Adriatica, passata a 24 ore (contro i precedenti orari 15-24). Tagli che vanno a scontrarsi con le esigenze di un territorio dove, paradossalmente, a fronte di un aumento esponenziale della popolazione in estate, vengono dimezzati i servizi. Proprio per ovviare in via temporanea alle necessità legate alla stagione turistica, la Croce Verde di Villa Rosa ha ottenuto l’orario h24 per i mesi estivi, con le12 ore notturne coperte dai volontari, senza personale infermieristico sul mezzo. E proprio a riprova di come il 118 sia importante lungo la costa, sono emblematici i due episodi descritti proprio dai volontari della Croce Verde di Villa Rosa e che si sono verificati la notte del primo maggio, data in cui è scattato il provvedimento di riduzione del servizio: un incidente a Martinsicuro e per il quale è stato necessario richiedere l’intervento di tre ambulanze per il trasporto dei feriti (Croce Verde, Croce Rossa e 118 di Sant’Omero), e un altro, verificatosi dopo la mezzanotte (orario in cui non era più disponibile il mezzo della Croce Verde) tra Tortoreto e Giulianova. “In questo caso purtroppo – racconta un volontario – due feriti hanno dovuto attendere sul luogo dell’incidente che le ambulanze disponibili, non sufficienti vista l’emergenza, facessero la spola nel trasporto di tutte le persone verso l’ospedale. Per fortuna non erano in gravi condizioni, altrimenti cosa sarebbe potuto succedere?” Nel 2010 sono stati effettuati sulla costa, con tre ambulanze, 3300 interventi di emergenza. Un numero di chiamate che nel 2011 dovrà essere espletato avendo a disposizione la metà dei mezzi. “E’ una cosa inaccettabile – ha affermato l’assessore al Sociale e presidente della Croce Verde Marcello Monti – tagliare il servizio in un territorio così vasto e che, soprattutto a Martinsicuro, comprende un tessuto sociale complesso. Nel 2009 si sono verificate 8 morti per overdose – spiega – e la città ha una comunità di 3500 extracomunitari. Inoltre la Croce Verde fa servizio anche nelle zone lungo la Bonifica del Tronto, dove si trova a stretto contatto anche con il fenomeno della prostituzione. Circa il 30% degli interventi svolti in un anno rientrano in questi ambiti e sono fatti prevalentemente di notte. Tagliando il servizio si impedirà di monitorare questa frangia sociale a rischio”. Nel 2010 la Croce Verde di Villa Rosa grazie ai 14 mezzi a disposizione ha effettuato 7700 interventi, di cui 1087 in emergenza, per una media di 20 al giorno.