Green Pass:Rsu,colletta per tamponi a colleghi non vaccinati
In Abruzzo, alla Morgan Carbon di Martinsicuro

(ANSA) - MARTINSICURO, 28 OTT - Aderire a una sottoscrizione di 5 euro a persona ogni 28 del mese per sostenere una parte delle spese relative ai tamponi per il Green Pass a favore dei colleghi non vaccinati.
E' l'iniziativa, su base volontaria, lanciata dalla Rsu della Morgan Carbon di Martinsicuro (Teramo) dopo il rifiuto dell'azienda a discutere dei tamponi gratuiti.
"Dopo aver raggiunto in precedenza un accordo con l'azienda sul lavoro straordinario, sulla stabilizzazione di 5 lavoratori somministrati e su un diritto di precedenza concreto nelle nuove assunzioni in azienda - scrive la Rsu in una nota - abbiamo ritenuto di riprendere il confronto sul tema green pass e gratuità per i lavoratori del tampone. Nel pomeriggio di ieri l'ufficio del personale ha comunicato alla Rsu la decisione dell'azienda di non voler procedere a un incontro, né tantomeno di pervenire ad un accordo che affrontasse le problematiche dell'introduzione del green pass nel luogo di lavoro, giustificando la decisione che l'azienda è favorevole alla vaccinazione". Una chiusura a fronte della quale la Rsu, ritenendo "che il green pass sia uno strumento divisivo tra i lavoratori", pur "non condividendo la scelta di quella parte di lavoratori che, per svariati motivi, hanno optato per il tampone per ottenere il green pass", continua a ritenere che il costo del tampone debba essere inserito fra i costi dei dispositivi di protezione.
"La Rsu della Morgan Carbon è contro ogni strumento di divisione tra i lavoratori ed ha una grande tradizione fatta di lotte e di solidarietà n- continua la nota - valori che già i lavoratori dell'allora Ebn e poi della Morgan Carbon hanno sempre espresso".
Da qui la proposta di una sorta di colletta per sostenere in parte le spese dei tamponi per i lavoratori interessati.
"Riteniamo che questo sia un autentico segnale di solidarietà - conclude la Rsu - in controtendenza con tutte le tensioni e le pulsioni a cui stiamo assistendo.
Come sempre la solidarietà e la lotta unitaria pagano". (ANSA).
GREEN PASS: ALLA MORGAN CARBON RSU PROPONE COLLETTA PER TAMPONI A COLLEGHI NON VACCINATI
TERAMO LAVORO

MARTINSICURO – Aderire a una sottoscrizione di 5 euro a persona ogni 28 del mese per sostenere una parte delle spese relative ai tamponi per il Green Pass a favore dei colleghi non vaccinati.
È l’iniziativa, su base volontaria, lanciata dalla Rsu della Morgan Carbon di Martinsicuro (Teramo) dopo il rifiuto dell’azienda a discutere dei tamponi gratuiti.
“Dopo aver raggiunto in precedenza un accordo con l’azienda sul lavoro straordinario, sulla stabilizzazione di 5 lavoratori somministrati e su un diritto di precedenza concreto nelle nuove assunzioni in azienda – scrive la Rsu in una nota – abbiamo ritenuto di riprendere il confronto sul tema green pass e gratuità per i lavoratori del tampone. Nel pomeriggio di ieri l’ufficio del personale ha comunicato alla Rsu la decisione dell’azienda di non voler procedere a un incontro, né tantomeno di pervenire ad un accordo che affrontasse le problematiche dell’introduzione del green pass nel luogo di lavoro, giustificando la decisione che l’azienda è favorevole alla vaccinazione”.
Una chiusura a fronte della quale la Rsu, ritenendo “che il green pass sia uno strumento divisivo tra i lavoratori”, pur “non condividendo la scelta di quella parte di lavoratori che, per svariati motivi, hanno optato per il tampone per ottenere il green pass”, continua a ritenere che il costo del tampone debba essere inserito fra i costi dei dispositivi di protezione.
“La Rsu della Morgan Carbon è contro ogni strumento di divisione tra i lavoratori ed ha una grande tradizione fatta di lotte e di solidarietà n- continua la nota – valori che già i lavoratori dell’allora Ebn e poi della Morgan Carbon hanno sempre espresso”.
Da qui la proposta di una sorta di colletta per sostenere in parte le spese dei tamponi per i lavoratori interessati. “Riteniamo che questo sia un autentico segnale di solidarietà – conclude la Rsu – in controtendenza con tutte le tensioni e le pulsioni a cui stiamo assistendo. Come sempre la solidarietà e la lotta unitaria pagano.
ALLA MORGAN CARBON I LAVORATORI SI AUTOTASSANO PER L'ACQUISTO DEI TAMPONI
Pubblicato: 28 Ottobre 2021
La RSU della Morgano Carbon di Martinsicuro, dopo aver raggiunto in precedenza un accordo con l’azienda sul lavoro straordinario, sulla stabilizzazione di n. 5 lavoratori somministrati (di cui n. 3 da subito e n. 2 entro gennaio 2022), e su un diritto di precedenza concreto nelle nuove assunzioni in azienda, ha ritenuto di riprendere il confronto sul tema green pass e gratuità per i lavoratori del tampone. Nel pomeriggio ieri l’ufficio personale ha comunicato alla R.S.U la decisione dell’azienda di non voler procedere a un incontro, né tantomeno di pervenire ad un accordo che affrontasse le problematiche dell’introduzione del green pass nel luogo di lavoro, giustificando la decisione che l’azienda è favorevole alla vaccinazione. La R.S.U, ribadisce che il problema non è la vaccinazione ma il green pass. Considerando che la Morgan Carbon e il resto delle altre aziende associate a Confindustria sono d’accordo per la vaccinazione, ci chiediamo il perché non abbiano chiesto l’obbligo vaccinale per legge, cosi come hanno fatto i Sindacati Confederali. Per mesi invece la Confindustria, attraverso il suo quotidiano “Il Sole 24 Ore”, ha insistito per l’introduzione del green pass nei luoghi di lavoro. Riteniamo che il green pass sia uno strumento divisivo tra i lavoratori/ trici e nulla esclude che questo sia lo scopo, probabilmente come un mezzo di “distrazione di massa”, per sviare l’attenzione dall’aumento dei prezzi, dal ritorno al regime pensionistico della Fornero e chissà quant’altro ancora. Pur non condividendo la scelta di quella parte di lavoratori/trici che, per svariati motivi, hanno optato per il tampone per ottenere il green pass, riteniamo che il costo dello stesso venga inserito fra i costi dei dispositivi di protezione (d.lgs 81/2008). La R.S.U della Morgan Carbon è contro ogni strumento di divisione tra i lavoratori ed ha una grande tradizione fatta di lotte e di solidarietà, valori che già i lavoratori/trici dell’allora EBN e poi della Morgan Carbon hanno sempre espresso. Proprio così, la Solidarietà, un concetto difficile da capire, per chi ha una visione esclusivamente mercantile dell’azienda e delle persone. A tal proposito la RSU invita i lavoratori (su adesione volontaria), ad una sottoscrizione di euro 5.00 ogni 28 del mese, come sostegno per le spese relative ai tamponi per il green pass, in favore dei nostri compagni di lavoro. Riteniamo che questo sia un autentico segnale di solidarietà, in controtendenza con tutte le tensioni e le pulsioni a cui stiamo assistendo. Come sempre la solidarietà e la lotta unitaria paga.
Martinsicuro, i lavoratori della Morgan Carbon si tassano
per pagare i tamponi. L’iniziativa
PUBBLICATO IN:Notizie TeramoCronaca Teramo
28 Ottobre 2021
ULTIMO AGGIORNAMENTO: GIOVEDÌ, 28 OTTOBRE 2021 @ 13:08
Martinsicuro. Una sottoscrizione su base volontaria, di 5 euro al mese, come sostegno alle spese sostenute per i tamponi utili all’ottenimento del green pass sul luogo di lavoro.La proposta arriva dalla RSU della Morgan Carbon di Martinsicuro, la multinazionale inglese del settore chimico che produce anelli di protezione per pompe e serbatoi dell’acqua, di fronte alla “chiusura” dell’azienda sul tema dei tamponi.Riteniamo che questo sia un autentico segnale di solidarietà, in controtendenza con tutte le tensioni e le pulsioni a cui stiamo assistendo”, si legge in una nota della Rsu dell’azienda di Martinsicuro.La vicenda. La RSU aveva, in precedenza, già raggiunto un accordo con l’azienda per quanto concerne il lavoro straordinario e sulla stabilizzazione d 5 lavoratori somministrati (3 subito e altri 2 entro gennaio 2022) e su un diritto di precedenza concreto sulle nuove assunzioni nella stabilimento di Martinsicuro. Le stesse rappresentanze sindacali hanno anche ripreso il confronto sul green pass e sul tampone gratuito per i lavoratori.
L’ufficio personale ha comunicato alla RSU la decisione dell’azienda di non voler procedere a un incontro, né tantomeno di pervenire ad un accordo che affrontasse le problematiche dell’introduzione del green pass nel luogo di lavoro, giustificando la decisione che l’azienda è favorevole alla vaccinazione.
"La RSU, ribadisce che il problema non è la vaccinazione ma il green pass”, si legge nella nota della RSU.
Considerando che la Morgan Carbon e il resto delle altre aziende associate a Confindustria sono d’accordo per la vaccinazione, ci chiediamo il perché non abbiano chiesto l’obbligo vaccinale per legge, cosi come hanno fatto i sindacati confederali.
Per mesi invece la Confindustria, attraverso il suo quotidiano “Il Sole 24 Ore”, ha insistito per l’introduzione del green pass nei luoghi di lavoro.
Riteniamo che il green pass sia uno strumento divisivo tra i lavoratori e nulla esclude che questo sia lo scopo, probabilmente come un mezzo di “distrazione di massa”, per sviare l’attenzione dall’aumento dei prezzi, dal ritorno al regime pensionistico della Fornero e chissà quant’altro ancora.
Pur non condividendo la scelta di quella parte di lavoratori che, per svariati motivi, hanno optato per il tampone per ottenere il green pass, riteniamo che il costo dello stesso venga inserito fra i costi dei dispositivi di protezione (d.lgs 81/2008).
La RSU della Morgan Carbon è contro ogni strumento di divisione tra i lavoratori ed ha una grande tradizione fatta di lotte e di solidarietà, valori che già i lavoratori/trici dell’allora EBN e poi della Morgan Carbon hanno sempre espresso.
Proprio così, la solidarietà, un concetto difficile da capire, per chi ha una visione esclusivamente mercantile dell’azienda e delle persone”.
Redazione Cronaca Il 28 Ottobre, 2021
Martinsicuro. Aderire a una sottoscrizione di 5 euro a persona ogni 28 del mese per sostenere una parte delle spese relative ai tamponi per il Green Pass a favore dei colleghi non vaccinati.
È l’iniziativa, su base volontaria, lanciata dalla Rsu della Morgan Carbon di Martinsicuro (Teramo) dopo il rifiuto dell’azienda a discutere dei tamponi gratuiti.
“Dopo aver raggiunto in precedenza un accordo con l’azienda sul lavoro straordinario, sulla stabilizzazione di 5 lavoratori somministrati e su un diritto di precedenza concreto nelle nuove assunzioni in azienda – scrive la Rsu in una nota – abbiamo ritenuto di riprendere il confronto sul tema green pass e gratuità per i lavoratori del tampone. Nel pomeriggio di ieri l’ufficio del personale ha comunicato alla Rsu la decisione dell’azienda di non voler procedere a un incontro, né tantomeno di pervenire ad un accordo che affrontasse le problematiche dell’introduzione del green pass nel luogo di lavoro, giustificando la decisione che l’azienda è favorevole alla vaccinazione”. Una chiusura a fronte della quale la Rsu, ritenendo “che il green pass sia uno strumento divisivo tra i lavoratori”, pur “non condividendo la scelta di quella parte di lavoratori che, per svariati motivi, hanno optato per il tampone per ottenere il green pass”, continua a ritenere che il costo del tampone debba essere inserito fra i costi dei dispositivi di protezione.
“La Rsu della Morgan Carbon è contro ogni strumento di divisione tra i lavoratori ed ha una grande tradizione fatta di lotte e di solidarietà n- continua la nota – valori che già i lavoratori dell’allora Ebn e poi della Morgan Carbon hanno sempre espresso”.
Da qui la proposta di una sorta di colletta per sostenere in parte le spese dei tamponi per i lavoratori interessati.
“Riteniamo che questo sia un autentico segnale di solidarietà – conclude la Rsu – in controtendenza con tutte le tensioni e le pulsioni a cui stiamo assistendo. Come sempre la solidarietà e la lotta unitaria pagano”.






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